La Storia

La storia della scuola

La scuola

Dalle ricerche effettuate dagli insegnanti è emerso che l’istituto Comprensivo di Nicotera nasce nel 1924, comprende i Comuni di NICOTERA e JOPPOLO. Fa parte della X Circoscrizione di Palmi; funge da Ispettore il dott. Antonino Calì, mentre Direttrice Didattica è Tedeschi Giuseppina.

La storia di Nicotera e suoi personaggi illustri

Il primo cultore della storia locale, Fausto Vincenzo Sorace (1769-1831) sostiene che Nicotera traeva le sue origini da una grande città della Magna Grecia, chiamata Medma da Strabone, e che sor- geva nei pressi del fiume Mesima.

Il cambiamento del nome in Nicotera (= Vittoria eccezionale) è dovuto alla conversione del po- polo medameo alla fede cattolica o alla battaglia navale combattuta e vinta nelle nostre acque dai Romani sui Cartaginesi. Nel X secolo, i musulmani radono completamente al suolo la città e in quell’occasione il suo vescovo, il Beato Cesareo, per non abiurare la propria fede, subisce il martirio, legato alla coda di un cavallo a galoppo e trascinato.

Ritenendo il territorio un sicuro approdo marittimo e di collegamento alla Sicilia, nel 1065 la città è ricostruita più a Nord e ripopolata con gli abitanti di Policastro, da Roberto il Guiscardo, che aveva stabilito la sua capitale nella vicina Mileto.

Roberto il Guiscardo, nella ricostruzione di Nicotera, come per le precedenti città, aveva co- struito sette porte, ciascuna con una precisa denominazione: Porta Grande, Porta Prisca, Porta Pal- mentieri, Porta Piccola, Porta di Ioppolo, Porta Santa Caterina, Porta Foschea. Viene nuovamente di- strutta e successivamente ricostruita sul luogo scelto da Roberto d’Altavilla.

La nuova città è riedificata seguendo le regole artistiche e architettoniche tipiche dei normanni: il Castello e la Cattedrale sono il punto di partenza da cui si dipartono le strade, ossatura viaria dei quartieri, e intorno a cui si ergono le mura.

La città è distrutta e ricostruita altre due volte tra il 1070 e il 1122. Il Castello, nel frattempo, subisce sotto Federico II le prime trasformazioni secondo lo stile svevo.

Nicotera ospita in questo periodo gli Ebrei ai quali viene affidata l’attività creditizia. Il loro quartiere, la Giudecca, è costruito all’ombra del Castello e della Cattedrale perché fosse meglio pro- tetto da eventuali reazioni della popolazione indigena che vedeva diminuire la propria importanza.

Nicotera era suddivisa in cinque quartieri: Baglio, Porta Grande, Giudecca, Santa Chiara, Pal- mentieri. Fuori le mura si ha il Borgo per il popolo. Il 19 maggio del 1638 Nicotera subisce l’ultimo attacco da parte dei Turchi, con la distruzione quasi completa della città. Testimonianza di questo e- vento rimane il Crocifisso ligneo della Cattedrale, fatto bersaglio di sette colpi di proiettili.

Sotto Gioacchino Murat il paese diventa una piazza d’armi e centro di operazioni militari. Nel maggio del 1809 il re, ospite della famiglia Cipriani, assiste alla solennità dell’Ascensione.

Il 26 agosto del 1860 Nicotera ospita Giuseppe Garibaldi, il cui arrivo è possibile grazie ad un gruppo di intellettuali che faceva salotto nella casa di Bruno Vinci, futuro deputato al Parlamento Na- zionale.

Nicotera può annoverare numerosi personaggi che hanno dato lustro alla sua storia, si ricorda Antonio Pagano a cui è intitolato l’ Istituto Comprensivo.

3 .3 La storia di Joppolo e del suo territorio

Centro agricolo del Monte Poro, Joppolo è collocato su un costone tufaceo che presenta una struttura solidale ed arroccata in posizione dominante sul Tirreno. Nel volgere dei tempi ha subito un forte grado di trasformazione socio- demografica e urbanistica che ne hanno caratterizzato il volto at- tuale. Il processo modificativo più rilevante di tipo storico sociale, dell’aggregato urbano si registra a Joppolo, con la formazione del centro sdoppiato della marina e con una certa riedificazione del retico- lo urbano, di più antica formazione negli anni che, coincidono con l’istallazione di grandi insedia- menti turistici. Il nome di Joppolo si tramanda provenga da S. Euplo, martire cristiano del IV secolo e le sue origini si identificano con l’esodo della popolazione greca di Sicilia, sotto al dominazione bi- zantina . Assieme a Coccorino, sua frazione, subì molti danni con il terremoto del 1783, nonché, in seguito, con il sisma del 1905. Il Comune è famoso per le tradizionali risorse agricole, nonché per le buone sorgenti d’acqua.

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